Una FINESTRA sul MOSAICO ROMANO

Tutti ormai sanno che il futuro per il nostro territorio si basa in prevalenza sul turismo e l’agro-alimentare di qualità. Negli ultimi due-tre anni, le iniziative riguardanti i due comparti non sono mancate, ma per arrivare ai livelli soddisfacenti di alcuni territori circonvicini, c’è ancora tanto da lavorare, inventare e collaborare.

Alcune problematiche piuttosto ovvie, non trovano soluzione per mancanza di collaborazione o paura d’innovare. Oggi vogliamo parlare di una di queste e proporre una soluzione che ci sembra realizzabile con costi marginali. Il riferimento è all’annoso problema del Mosaico Romano, scoperto nella seconda metà dell’ottocento e difficilmente visitabile. Il motivo della difficoltà deriva dall’essere un prezioso reperto storico-artistico di proprietà privata e il proprietario del quale è spesso nell’impossibilità di soddisfare le eventuali richieste di visita.

Alla comprensibile difficoltà della Farmacia De Munari ,dì dover abbandonare la propria attività professionale per aprire il locale dove si trova il mosaico, si contrappone la probabile impossibilità dell’acquisizione da parte di un ente pubblico, considerato l’alto valore del grande mosaico, è perciò necessario trovare una soluzione rispettosa e soddisfacente delle due legittime esigenze pubbliche e private.

Ovviamente la fruibilità di un bene archeologico del genere ha un ritorno interessante per la promozione turistica e quindi vantaggiosa per l’intera collettività. L’idea che ci sentiamo di proporre ritenendola realizzabile con facilità e a costi non proibitivi.

Si tratterebbe di sostituire la finestra con inferiata, attualmente esistente, con un grande vetro blindato, in grado di permettere la visibilità agevole dell’intero locale pavimentato a mosaico. Se a ciò si aggiunge, davanti alla finestra un sensore di presenza collegato a un impianto d’illuminazione a led che faccia risaltare i colori del manufatto, la visita del mosaico potrebbe essere effettuata in qualsiasi momento, senza recare disturbo alla proprietà.

Ad evitare problematiche di rapporto formale e legale, spesso esistenti in rapporti fra pubblico e privato, l’iniziativa potrebbe essere gestita dalla Pro Loco, che è dotata di tutte le caratteristiche necessarie per riuscire a dare corpo al progetto.

Ci auguriamo che la nostra proposta faccia breccia e possa trasformarsi in un ulteriore fiore all’occhiello di un paese ricco di arte e storia, spesso poco valorizzata.