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Santa Croce a Torrita Torrita di Siena

CHURCHES AND MONASTERIES

Santa Croce a Torrita

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Santa Croce a Torrita


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Santa Croce venne costruita nel 1642. Si caratterizza per la facciata in cotto rosso con un portale di forme sobrie ed eleganti. Internamente il suo stile è barocco : tre altari, uno centrale e due laterali. L'altare centrale è dedicato al Crocefisso, la cui immagine in legno è egregiamente scolpita, ed è adornato di statue in stucco di pregiata fattura. Ai piedi della Croce si trovano raffigurati la Vergine, San Giovanni e la Maddalena. Lateralmente vi sono i due Angeli con gli emblemi della Passione.
L'altare laterale sulla sinistra è dedicato alla Madonna di Loreto ed è adornato da una statua in legno di pregevole fattura. L'altare di destra è oggi dedicato alla Madonna di Canoscio: In passato tale altare fu dedicato a S.Carlo Borromeo ancora oggi visibile in una raffigurazione di Francesco Rustici, il Rustichino, insieme a Sam Francesco d'Assisi in atteggiamento di fervida preghiera di fronte alla Madonna con il Bambino.

La Chiesa della SS.Annuniziata fu costruita intorno alla metà del XVI secolo. Era la chiesa dell'ordine laicale dei Neri per il colore delle tuniche che portavano i fratelli. Subì interventi di restauro nel 1883 e nel 1930 in occasione del primo anniversario della Conciliazione tra stato e Chiesa.
Ai lati dell'altare maggiore , decorato con preziosi fregi in stucco, sono presenti due statue rappresentanti Re David ed il Profeta Isaia. Tra le opere spiccano due tele particolari per la raffigurazione scenica: la Madonna del Rosario con il Bambino sulle ginocchia di Santa Caterina e San Domenico ed una scena inconsueta della Passione di Gesù dopo la flagellazione.
Attiguo alla Chiesa c'è l'oratorio dedicato al Crocefisso, in passato Battistero della Parrocchia ed attualmente sede della Contrada di Porta Nova. Nel 1843 il battistero fu arricchito on una Fonte Battesimale egregiamente lavorata in marmo giallo di Siena poggiante su una stele di marmo bianco.

La più antica chiesa di Torrita è quella della Madonna dell'Olivo, situata sulla collina di fronte a Porta a Pago, anticamente dedicata a San Costanzo.
Secondo gli storici la chiesa fu edificata su un tempio risalente al periodo Etrusco dedicato a Cerere, antica divinità della vegetazione e fecondità dei campi. Da altri studi la prima costruzione viene fatta risalire al periodo romano, ciò avvalorato dal fatto che per la sua edificazione sono state usate pietre squadrate ed in alcune si può chiaramente individuare al forma di capitelli. Durante i lavori di costruzione di una scala effettuati nel 1754, venne rinvenuto uno scheletro di ben 2 metri e 90 di altezza con un teschio estremamente piccolo rispetto al corpo. Difficile stabilire chi fosse questo gigante: da un'iscrizione vicino all'altare maggiore viene fatta l'ipotesi di Francesco Pecorai , morto nel 1290. L'epigrafe è ancora visibile presso la sagrestia della chiesa. Dopo la costruzione della Chiesa di San Martino e Costanzo - l'attuale Collegiata - la chiesa cadde in grave abbandono. Tornò ad essere meta di pellegrinaggio dopo che vi fu trasferita l'Immagine della Madonna. L'immagine è un bassorilievo di terracotta di non grande valore artistico, ma ritenuta miracolosa. La storia vuole che durante una processione si sia accesa improvvisamente una fiamma davanti a questa immagine . Visto il prodigio per volere del popolo e del clero, l'immagine fu trasferita dall'oliviera dove era custodita , alla vecchia Pieve e da allora venerata come Madonna dell'Olivo. In alcune occasioni l'immagine della Madonna venne portata in processione come avvenne nel 1855 quando in Toscana infuriava l'epidemia di colera. Tutto il popolo di Torrita , la Fratta e Petroio prese parte all'evento e poi alla successiva adorazione di ringraziamento. Il colera mieteva vittime in tutti gli altri paesi, risparmiando quale unica zona quella di Torrita.

La Chiesa della Madonna della Pace venne edificata per ricordare la pace dell'8 giugno 1552 . E' situata fuori Porta a Gavina anch'essa tipica per il rosso dei mattoni e per la pianta a forma di croce latina. La Chiesa conteneva un autentico capolavoro di Domenico Manetti, la Madonna con Angeli e Santi ed altre opere di valore di Francesco Vanni tra le quali lo sposalizio di Santa Caterina. Oggi i dipinti sono stati trasferiti altrove per opere di restauro. La chiesa è stata più volte requisita per alloggio di truppe di passaggio. Nel corso della guerra del '15 / '18 venne usata come magazzino e nel corso della seconda guerra mondiale fu occupata dai Tedeschi ed utilizzata come dispensa per il grano e la farina requisiti. Il restauro voluto da Don Giulio Savelli nel 1932 ha recuperato il campanile a vela e lo ha dotato di due campane : la prima dal nome Giulia Maria Pace e la seconda Bianca Maria Concetta.

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