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Bruscello sul Sagrato del Duomo Montepulciano
RECAPITI
Bruscello sul Sagrato del Duomo
Dove: Piazza Grande nel Centro Storico
Quando: Alcuni giorni a cavallo di metà Agosto
Orario: La sera dopo cena
Sito web: http://www.bruscello.it/index.php
Antica forma di teatro popolare tradizionale toscano, il cui nome
deriva dall'arboscello, ramo fronzuto ed infiocchettato che
ritroviamo anche nel Maggio e
che nel bruscello veniva piantato dal «Vecchio del Bruscello»,capocomico, che
guidava la «Brigata» dei bruscellanti, di podere in podere o sui sagrati delle chiese. In questi luoghi la brigata, formata da cantori e musici, disponendosi a semicerchio intorno all’arboscello ognuno cantava la propria parte, e tutti gli altri gli facevano coro. Gli argomenti trattati erano vari ed in base ad essi il bruscello prendeva un nome diverso.
A Montepulciano il Bruscello della tradizione contadina, pur essendo di origini più lontane nel tempo, è stato documentato a partire dal secolo XIX ed era di preferenza a carattere epico-drammatico.
Si hanno notizie di bruscelli cantati a Montepulciano per quasi tutto il Novecento, ma la
nascita della Compagnia Popolare del Bruscello, risale al
1939, quando sul sagrato della Cattedrale fu rappresentata per la prima volta «Pia
de’Tolomei».
Da allora sono trascorsi ormai molti anni e la tradizione si è consolidata.
Ogni anno ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, vestiti dei costumi dei
loro avi, interpretano ruoli di santi, di eroi, di guerrieri, di traditori, di condottieri, ed ogni anno i cittadini e i turisti affollano Piazza Grande per assistere alle vicende di Pia, di Genoveffa, di Ghino di Tacco, di Brandano, di Porsenna, di Caterina da Siena, ma anche alle furbesche ironie di Bertoldo o di Calandrino e di molti altri personaggi
e storie della tradizione popolare. La sera della rappresentazione, dopo il saluto del Cantastorie, si fa buio in piazza e sul sagrato appare una figura vestita di una tunica, con una lunga barba bianca accompagnato da un bambino che regge
una lanterna e da un altro che tiene in manoun arboscello. L'uomo con la barba ha sotto braccio un grande libro, si ferma e lo apre, mentre il bambino
alza la lanterna verso di lui ed inizia a cantare: è lo Storico che racconta cantando la trama del Bruscello.
che nel bruscello veniva piantato dal «Vecchio del Bruscello»,capocomico, che
guidava la «Brigata» dei bruscellanti, di podere in podere o sui sagrati delle chiese. In questi luoghi la brigata, formata da cantori e musici, disponendosi a semicerchio intorno all’arboscello ognuno cantava la propria parte, e tutti gli altri gli facevano coro. Gli argomenti trattati erano vari ed in base ad essi il bruscello prendeva un nome diverso.
A Montepulciano il Bruscello della tradizione contadina, pur essendo di origini più lontane nel tempo, è stato documentato a partire dal secolo XIX ed era di preferenza a carattere epico-drammatico.
Si hanno notizie di bruscelli cantati a Montepulciano per quasi tutto il Novecento, ma la
nascita della Compagnia Popolare del Bruscello, risale al
1939, quando sul sagrato della Cattedrale fu rappresentata per la prima volta «Pia
de’Tolomei».
Da allora sono trascorsi ormai molti anni e la tradizione si è consolidata.
Ogni anno ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, vestiti dei costumi dei
loro avi, interpretano ruoli di santi, di eroi, di guerrieri, di traditori, di condottieri, ed ogni anno i cittadini e i turisti affollano Piazza Grande per assistere alle vicende di Pia, di Genoveffa, di Ghino di Tacco, di Brandano, di Porsenna, di Caterina da Siena, ma anche alle furbesche ironie di Bertoldo o di Calandrino e di molti altri personaggi
e storie della tradizione popolare. La sera della rappresentazione, dopo il saluto del Cantastorie, si fa buio in piazza e sul sagrato appare una figura vestita di una tunica, con una lunga barba bianca accompagnato da un bambino che regge
una lanterna e da un altro che tiene in manoun arboscello. L'uomo con la barba ha sotto braccio un grande libro, si ferma e lo apre, mentre il bambino
alza la lanterna verso di lui ed inizia a cantare: è lo Storico che racconta cantando la trama del Bruscello.